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Informazioni sull’influenza suina

Salute , Scienza , Vari 25 Aprile 2009  |  
Informazione sull'influenza trasmessa dai maiali

Informazione sull'influenza trasmessa dai maiali

Ecco le informazioni emanate dal Ministero della Salute sull’influenza suina



Influenza suina: domande e risposte

[fonte Ministero Lavoro, Salute e Politiche Sociali – Direzione generale Prevenzione sanitaria]

Cos’è l’Influenza suina?

L’influenza suina è una malattia respiratoria acuta dei maiali causata virus influenzali del tipo A, che causano abitualmente epidemie di influenza tra i suini. I Virus dell’influenza suina causano alti livelli di malattia e bassa mortalità nei maiali. I virus dell’influenza suina possono circolare tra i maiali in tutti i mesi dell’anno, ma la maggior parte delle epidemie si manifestano nel tardo autunno ed in inverno, così come accade per le epidemie nella popolazione umana. Il virus dell’influenza suina classica (virus influenzale A/H1N1) è stato isolato per la prima volta negli anni 30 del secolo scorso.

Quanti sono i virus dell’influenza suina?

Come tutti i virus influenzali anche quelli dell’influenza suina mutano continuamente: i maiali possono essere infettati dai virus dell’influenza aviaria così come da quelli dell’influenza suina. Quando virus influenzali di differenti specie animali infettano i suini, i virus possono andare incontro a fenomeni di “riassortimento” e nuovi virus che sono un mix di virus umani/aviari/suini possono emergere. Nel corso degli anni, sono emersi diverse varianti di virus influenzali suini; al momento, nei maiali sono stati identificati 4 sottotipi principali di virus influenzali di tipo A : H1N1, H1N2, H3N2, and H3N1. Comunque, la maggior parte dei virus isolati recentemente nei maiali sono stati H1N1

L’influenza suina può infettare l’uomo?

I virus dell’influenza suina non infettano normalmente l’uomo. Comunque, possono verificarsi infezioni umane sporadiche con virus influenzali suini. Comunemente questi casi di infezione umana da virus influenzali suini si manifestano in persone con esposizione diretta ai maiali (per esempio lavoratori addetti ad allevamenti e industrie suinicole, frequentatori di fiere zootecniche)

Quali sono i sintomi dell’influenza suina nell’uomo?

I sintomi dell’influenza suina sono simili a quelli della “classica” influenza stagionale e comprendono: febbre, sonnolenza, perdita d’appetito, tosse: alcune persone con influenza suina hanno manifestato anche raffreddore, mal di gola, nausea, vomito e diarrea. Come l’influenza stagionale, anche l’influenza suina può causare un peggioramento di patologie croniche pre-esistenti e in passato sono stati segnalati casi di complicazioni gravi (polmonite ed insufficienza respiratoria) e decessi associati ad infezione da virus dell’influenza suina

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Quanto à grave l’influenza suina nell’uomo?

Come l’influenza stagionale, l’infezione da virus influenzale suino nell’uomo può presentarsi in forma lieve o grave.

Le persone possono prendere l’influenza suina mangiando carne di maiale?

No, i virus dell’influenza suina non sono trasmessi dal cibo; non si può contrarre l’influenza suina mangiando maiali o prodotti a base di carne di maiale. Mangiare carne maneggiata in maniera appropriata, carne cotta e prodotti a base di carne suina. Cuocere la carne a temperatura interna di 70-80 ° gradi uccide il virus dell’influenza suina, così come gli altri batteri e virus.

Come si trasmette l’influenza suina?

I virus influenzali possono essere trasmessi direttamente dai maiali all’uomo e dall’uomo ai maiali. Le infezioni umane con virus influenzali di origine suina si manifestano con maggiori probabilità in persone che hanno contatti ravvicinati con i suini, come negli allevamenti o nelle fiere zootecniche. E’ possibile anche la trasmissione da persona a persona. Si ritiene che ciò accada con le stesse modalità di trasmissione dell’influenza stagionale, cioè attraverso la diffusione di goccioline di secrezioni naso-faringee con la tosse e lo starnuto. Le persone possono anche infettarsi toccando superfici contaminate con secrezioni infette e e poi portando alla bocca e al naso le mani. Per questo il lavaggio delle mani è una misura molto importante per ridurre il rischio di infezione

Il virus di quest’epidemia in Messico e USA è contagioso?

Ci sono evidenze, stabilite dai CDC degli Stati Uniti d’America, che il virus responsabile dei casi negli Stati Uniti si stia diffondendo da persona a persona: comunque in questo momento non è possibile sapere quanto facile sia questa trasmissione

Come si può diagnosticare l’infezione da virus influenzali suini nell’uomo ?

Per la diagnosi di influenza suina A è necessario raccogliere un campione di secrezioni respiratorie (tampone nasale o faringeo) entro i primi 4 – 5 giorni dall’inizio dei sintomi (quando è maggiormente probabile che la persona elimini i virus). Comunque, alcune persone e in particolar modo i bambini possono eliminare il virus influenzale per 10 giorni e più. L’identificazione del virus dell’influnza suina  richiede l’invio del campione ad un Laboratorio di riferimento della rete Influnet, con il coordinamento dell’Istituto superiore di sanità

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Quali farmaci possono essere usati per trattare le infezioni da virus influenzali suini nell’uomo?

Sono disponibili diversi tipi di farmaci antivirali per il trattamento dell’influenza: amantadina, rimantadina, oseltamivir e zanamivir . Mentre la maggior parte dei virus dell’influenza suina si sono rivelati suscettibili a tutti e quattro i farmaci, i virus influenzali suini isolati recentemente dagli uomini sono resistenti alla amantadina e alla rimantadina; pertanto solo oseltamivir e zanamivir sono raccomandati per il trattamento / prevenzione dell’Influenza umana da virus influenzale suino

Quante epidemie di influenza suina si conoscono?

Probabilmente l’epidemia più conosciuta è quella che ha colpito i soldati di Fort Dix , New Jersey (USA), nel 1976 , con circa 200 casi tra i soldati presenti nel campo. Il virus causò malattie con segni radiologicamente evidenti di polmonite in almeno 4 soldati e 1 decesso: tutti i colpiti erano precedentemente in buona salute . Il virus si era trasmesso attraverso contatti stretti nel corso di sedute di addestramento, con trasmissione limitata al di fuori di questo contesto. Si ritiene che il virus abbia circolato per un mese , per scomparire spontaneamente. La fonte del virus , il momento esatto della sua introduzione a Fort Dix e i fattori che possono avere influenzato la sua diffusione e durata sono sconosciuti. L’epidemia potrebbe essere stata causata da un virus animale introdotto in contesto di particolare affollamento nel periodo invernale. Il virus influenzale suino isolato dai soldati di Fort Dix fu denominato A/New Jersey/76 (Hsw1N1). L’episodio fu alla base di una estesa campagna di vaccinazione antinfluenzale nel 1977

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Fonte: CDC e Ministero Lavoro, Salute e Politiche Sociali – Direzione generale Prevenzione sanitaria

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L’opinione di Giorgio Palù, presidente della Società Italiana di Virologia, sull’influenza dei maiali:

[fonte Repubblica.it]

Da quanto ne so io si tratta di un focolaio epidemico che rientra, secondo la classificazione dell’OMS, nell’ambito del livello 3 di guardia. Si tratta quindi di rischio medio. Siamo in una fase pre-pandemica dove c’è la dimostrazione di un ceppo di virus che si sta trasmettendo da uomo a uomo

Leggi l’intervista completa su Repubblica.it

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Su Corriere.it troverete le risposte alle più frequenti domande sull’inflienza dei maiali:

-Che cos’è l’influenza suina?

-I virus suini possono infettare l’uomo?

-Quali sono i sintomi dell’influenza suina nell’uomo?

-Come si trasmette all’uomo il virus suino?

-Le persone possono infettarsi mangiando carne di maiale e salumi?

-Come si diagnostica l’infezione da virus influenzali suini nell’uomo?

-Che differenza c’è tra l’attuale influenza suina e l’aviaria che ha creato tanto allarme nell’agosto-ottobre del 2005?

-Quindi è possibile la pandemia? E che cosa significa fase 3 di allerta dell’Oms?

-Quali farmaci possono essere usati?

-E’ quindi meglio non recarsi in Messico in questo periodo?

Leggi l’articolo su Corriere.it

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Prevenzione e cura dell’influenza suina
(ovviamente sia la profilassi che la cura deve essere prescritta dai medici!!!)

I farmaci antivirali vengono utilizzati sia a scopo terapeutico che preventivo (solo nel periodo di allerta pandemico con la finalità di contenere piccoli focolai di infezione e rallentare la diffusione di nuovi ceppi di virus influenzale).

I farmaci disponibili sono gli inibitori delle neuraminidasi che risultano attivi sul nuovo virus influenzale di tipo A:

– Oseltamivir (nome commerciale Tamiflu) raccomandato sia in profilassi che in terapia dell’influenza

– Zanamivir (nome commerciale Relenza) è utilizzato solo per la terapia, non raccomandato per la profilassisi

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