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Curarsi con le erbe

Natura , Salute 26 Febbraio 2009  |  
Come curarsi con le erbe

Come curarsi con le erbe

Preferite evitare i farmaci tradizionali ed risolvere i vostri problemi di salute curandovi con le erbe?

Beh, senza dubbio vi conviene sentire il parere del vostro medico e successivamente rivolgervi a professionisti qualificati che vi sappiano consigliare le terapie naturali più adatte a voi e alla vostra malattia.

Video: coltivazioni di piante officinali

Nel frattempo potete consultare una ricca raccolta di notizie sulle piante offficinali presente su Agraria.org.

Troverete tante informazioni su queste piante medicinali: Acetosella, Achillea, Aconito (velenosa), Alchemilla, Alloro, Arnica, Asperula, Assenzio, Bardana, Betulla, Biancospino, Borsa pastore, Calendula, Camomilla, Cicoria, Cicuta (velenosa), Coda cavallina, Colchico (velenosa), Crescione, Dente di leone, Enula, Eufrasia, Felce, Frangula, Genziana, Ginepro, Iperico, Luppolo, Lavanda, Lichene, Malva, Melissa, Menta piperita, Mirtillo nero, Nocciolo, Piantaggine, Pino, Rabarbaro, Rovere, Rovo, Ruta, Salvia, Sambuco, Tasso barbasso, Tiglio, Timo, Uva ursina, Valeriana, Viola mammola, Vischio

Ginepro - Lichene - Melissa (disegno Agraria.org)

Ginepro - Lichene - Melissa (disegno Agraria.org)

Ecco ad esempio le informazioni sulla Camomilla presenti su Agraria.org:

Camomilla – Matricaria chamomilla
Habitat: coltivata e selvatica dal piano alle zone montane.

Matricaria chamomilla è stata battezzata botanicamente perché medicamento per eccellenza dell’organo femminile o matrice quando è ammalato, infiammato o in ritardo sulle regole periodiche. La tisana si prepara mettendo in acqua bollente un pizzico di fiori e cura i crampi di stomaco, i violenti dolori del basso ventre, aiuta le digestioni difficili, risolve le indigestioni favorendo, se necessario, il vomito, aiuta, infine, una facile orinazione. In caso di dolori reumatici diffusi alle varie articolazioni si ricorre proficuamente all’olio di camomilla. Quest’olio medicamentoso si prepara facendo bollire a bagnomaria, per circa due ore, trenta grammi di camomilla ed un bicchiere di olio di oliva, quindi si setaccia spremendo con una certa forza, si aggiungono dieci grammi di canfora, controllando che si sciolga e si amalgami uniformemente. L’olio si usa frizionando energicamente e più volte al dì secondo il bisogno sulle parti dolenti.
Chi, affannato dalle quotidiane preoccupazioni, stenta, la sera, a prendere sonno, troverà un sicuro rimedio bevendo, prima di coricarsi, una forte tisana di camomilla alla quale siano stati aggiunti un cucchiaio di miele ed un bicchierino di grappa. Per le “oftalmie catarrali” che provocano quei dolorosi arrossamenti agli occhi con intolleranza per la luce, molto usate sono le fumigazioni di vapori di infuso molto concentrato e bollente di fiori di camomilla.

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Le schede di tutte le piante officinali delle Alpi su Agraria.org

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